Ven. Lug 18th, 2025

È stato inaugurata il 21 giugno la nuova sede della biblioteca comunale di Acquaviva delle Fonti. Un nuovo polo culturale realizzato nei locali ristrutturati dell’ex macello comunale grazie ai fondi del programma SISUS (Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile), per circa 2,5 milioni di euro. Un intervento importante che ha restituito alla comunità uno spazio rinnovato e inclusivo.

Il polo si compone di due ambienti distinti ma complementari: la biblioteca per adulti, intitolata all’avvocato Giuseppe Maselli Campagna, e la biblioteca per bambini, dedicata a Daniele Milano, giovane cittadino scomparso prematuramente a causa della distrofia di Duchenne.

La biblioteca per adulti ospita un ampio patrimonio librario, consultabile in un ambiente attrezzato con postazioni per la lettura e spazi di studio. Quella dedicata ai bambini è pensata come un luogo accogliente, stimolante e su misura per i più piccoli, che potranno avvicinarsi alla lettura sin dalla tenera età.

L’intervento ha interessato il recupero strutturale di due edifici dell’ex macello e della parte esterna dell’atrio, trasformando un complesso in disuso in un centro vivo e accessibile. Il polo culturale sarà successivamente intitolato con una denominazione unitaria.

«Questa inaugurazione rappresenta un momento simbolico e concreto per la nostra comunità – ha dichiarato il sindaco Marco Lenoci –. Restituire nuova vita a uno spazio abbandonato, rigenerarlo con finalità culturali e portare un presidio di sapere in una zona periferica della città significa investire sul futuro, sull’inclusione e sull’identità collettiva di Acquaviva.»

A curare la gestione del nuovo polo culturale sarà l’associazione Pro Loco Curtomartino, che già da dieci anni anima il territorio con eventi e iniziative. La programmazione della biblioteca includerà presentazioni di libri, letture pubbliche e attività educative per ogni fascia d’età. Primo appuntamento è stata la presentazione del libro “Di madre in figlia” della giornalista Concita De Gregorio.

«È bello vedere rinascere un luogo che sembrava dimenticato, e che oggi torna a vivere come cuore pulsante della cultura cittadina – ha aggiunto l’assessora alla Cultura, Mariagrazia Barbieri –. Intitolare questi spazi a figure significative per la nostra comunità è un modo per onorare la memoria e trasmettere valori alle nuove generazioni.»

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